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IL COLOMBO
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La proprietà della famiglia Montezemolo denominata Il Colombo, fu costruita intorno al XVIII secolo e successivamente ampliata. Verso la metà del XIX secolo fu elevata la torre di stile neogotico e, verso la fine del medesimo, la cancellata sul piazzale prospiciente il palazzo. La Cappella, che forse in origine era una piccola chiesa indipendente, si presenta allo stato attuale come una costruzione del principio del XIX secolo, pur recando sulla facciata un più antico emblema in pietra che raffigura lo stemma dei Montezemolo.
La famiglia del Barone Riccati acquista la proprietà dai Montezemolo nel 1989, restaurando la casa, a lungo abbandonata, riattivando e ampliando la vigna e creando una cantina per produrre il Dogliani, vino tipico di queste colline.
Nel 2006 la proprietà passa ad una coppia di coniugi di origini norvegesi, di nome Britt e Theo Holm di Oslo, che continua ad utilizzare la proprietà mantenendone il carattere di casa di villeggiatura. I pochi lavori di ristrutturazione sono fatti nel massimo rispetto e la produzione del vino, nonché la cura dei vigneti è affidata, su consiglio dello stesso Carlo Riccati, a Sabina Bosio e Bruno Chionetti, amici con i quali ha condiviso una parte del percorso aziendale. Sabina, sviluppa un’esperienza lavorativa ed una maturità notevoli, sia a livello di cantina – nelle vinificazioni seguite oltre che dal marito, dall’enologo nonché amico Beppe Caviola – che nei lavori di campagna, dove ha avuto come ottimi maestri l’agronomo Gian Piero Romana prima e Massimo Pinna dopo.
Dal 1° gennaio 2015, un nuovo team è subentrato in vigna ed in cantina. Si tratta della famiglia Sciolla di Bastia, che ha già un’esperienza ventennale nella produzione di vini nell’azienda di famiglia Bricco del Cucù. La nuova sfida sarà ora quella applicare le avanzate tecniche di coltivazione e vinificazione alla produzione biologica, mai sperimentata fino ad ora, per ottenere due grandi vini, degni di questo territorio. Questa squadra garantisce un risultato finale eccellente, che rispecchia in tutto e per tutto le colline dalle quali nascono i nostri i vini. Colline dove esiste ancora la biodiversità che ci consente di lavorare in modo naturale e non invasivo i nostri vigneti. Inoltre, la certificazione biologica garantisce al fruitore finale tutte le garanzie di qualità, salubrità, sostenibilità, naturalezza e genuinità.
DOGLIANI SUPERIORE DOCG- IL COLOMBO
VITIGNO: Dolcetto 100%
SOTTOZONA E VIGNETO CON TIPOLOGIA TERRENO:
Uve prodotte da una vigna impiantata nel 1972 di 1,7 ettari ed un esposizione ovest, sud-ovest ad un altitudine massima di 550 metri, situata nel Monregalese. La densità di impianto è di 7000 piante per ettaro circa e la produzione è di 30/40 quintali per ettaro a seconda delle annate. Marna calcarea con argilla, limo e buona percentuale di sabbia
EPOCA VENDEMMIA:
fine settembre.
VINIFICAZIONE E AFFINAMENTO:
In parte in acciaio, in parte in tonneaux di rovere, ( di 2° e 3° passaggio ) da 5 hl per circa 10 mesi. Nessuna refrigerazione se non il freddo naturale dell´inverno. Leggera filtrazione con filtro a sacco prima dell’imbottigliamento.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 16 – 18°
CARATTERISTICHE DEL VINO E ABBINAMENTO:
Vino di medio corpo con bei sentori di frutta, ben strutturato con spiccata presenza di tannini molto morbidi.
VIGNETI
I vigneti che circondano la casa hanno un’estensione di quattro ettari, coltivati a Dolcetto, da cui si ricavano due Dogliani docg.
Con la vigna più vecchia, esposta a sud/sud-ovest, si produce il cru il Dogliani docg Superiore Il Colombo, mentre con la più giovane, a ovest, si produce i Dogliani docg La Chiesetta. Il terreno è tipico di Langa: marna calcarea con argilla, limo e buona percentuale di sabbia.
ALTRI VINI
DOGLIANI DOCG LA CHIESETTA
Fermentazione con lieviti indigeni, senza controllo della temperatura, sulle bucce per 8/10 giorni circa, tre follature al giorno. Malolattica non indotta subito di seguito ottenuta con il mantenimento della temperatura ambiente e poche solfitazioni per un vino biologico.
