BASTIA – IL COMUNE

Bastia Mondovì sorge alla confluenza fra i fiumi Ellero e Tanaro al confine con le Langhe Monregalesi.
La sua fondazione risale al Medioevo e come indica chiaramente il suo nome era una postazione difensiva. Verso la fine del 1100, infatti, per meglio controllare i possedimenti che si erano estesi lungo la vallata del Tanaro, i signori di Caraxone fabbricarono sulla sponda destra del fiume un baluardo di difesa (bastita) dal quale deriverà l’attuale paese: Bastia.
Nel 1198, anche a causa degli scontri con i vessatori Vescovi di Asti, stanchi delle continue battaglie e dei pesanti tributi, una parte degli abitanti dell’antico Caraxone, con altri di Vico e Vasco, fondarono la libera città di Montis Regalis (Mondovì), insediandosi nell’attuale rione Piazza.
A Mondovì Piazza i Caraxonesi costruirono la Chiesa di S. Andrea e il campanile divenuto poi la torre dei Bressano, potente famiglia che estese il suo dominio sulle terre limitrofe, inglobando il vecchio Caraxone e la nuova Bastia.
Nel 1300 Bastia era “Villa convenzionata di Mondovì” alla quale, come scrivono gli storici, “dopo averla fondata le si sottomise portandole obbedienza per interi secoli”.
Nel 1416 Bastia fu ceduta dalla città di Mondovì ai Savoia, varie famiglie la dominarono: i Giano, i Della Torre che furono i committenti degli affreschi della Chiesa di S. Fiorenzo (1472), i Pesines, i De Viri, i Vasco. Con un decreto del 14 luglio 1698 il duca Vittorio Amedeo II sanciva lo smembramento del Distretto di Mondovì e costituiva, l’anno seguente, tredici nuovi Comuni, tra i quali Bastia.
Subito sorgevano problemi a livelli amministrativo e economico, correlati alla guerra del sale, avendo Bastia perso l’esenzione dal pagamento della gabella. Le sommosse e le rivolte popolari che ne seguirono furono soffocate dalle truppe del duca che, con due editti del 1699, decretò la deportazione delle famiglie ribelli nel vercellese e la condanna a morte dei capi della protesta.

Per maggiori informazioni su Bastia Mondovì
www.bastiamondovi.info

MONUMENTI

San Fiorenzo
Costruita sulla tomba del Santo agli inizi del II° millennio, come testimonianza tangibile di una fede profonda, fu dapprima “cappella del pellegrino” che si affacciava su una delle più importanti vie del sale e, attraverso l’immagine del grande San Cristoforo dipinto sull’ingresso, invitava i viandanti alla sosta. Alla metà del 1400, Bonifacio Della Torre si impegnò all’ampliamento della chiesetta di San Fiorenzo, realizzando la splendida cappella che a tutt’oggi possiamo ammirare. La sua semplice struttura racchiude all’interno un ciclo di affreschi di 326 metri quadri realizzati a più mani dalle migliori scuole popolari del XV secolo: pareti policrome, arte semplice, spoglia di orpelli ma ricca di misticismo e di profonda religiosità. Gli affreschi portano la data del 24 giugno 1472.

Sacrario
Il Sacrario Partigiano sorge presso la chiesa di S. Bernardo, sita sulla cresta di una delle colline più alte del territorio di Bastia Mondovì, in una posizione che consente uno sguardo a 360 gradi sulle Langhe ed anche oltre, sin a stendersi a Torino ed alla cime delle Alpi della Valle d’Aosta (visibili nelle giornate limpide).
Il sagrato della chiesa (edificata in aderenza ai locali comunali un tempo adibiti a scuola, ora a centro espositivo utilizzato per l’annuale concorso di poesia e ricerca sulla resistenza e la lotta di liberazione dedicato agli allievi delle scuole elementari e medie del circondario), è stato oggetto di interventi per la realizzazione di un Sacrario in ricordo dei caduti della lotta di liberazione partigiana.
Il monumento ricorda, con i suoi 1.000 nomi incisi sulle lapidi poste lungo il percorso, i caduti della zona della langa, teatro di cruenti scontri tra la metà del 1944 sino alla fine della guerra.

Biblioteca
Nel 2006 è stata inaugurata la Biblioteca Comunale e Archivio Storico della Resistenza realizzata nell’ex chiesa di S. Antonio in Bastia Mondovì, in cui sono presenti oltre 2.000 volumi ed una vasta raccolta di pubblicazioni e documenti relativi alla lotta partigiana e di liberazione; il sig. Giuseppe Anacar, eroe della resistenza, ha donato il proprio archivio storico al Comune di Bastia Mondovì in modo che il ricordo delle lotte partigiane possa essere tramandato alle nuove generazioni

EVENTI

Festa Patronale di San Fiorenzo
la seconda domenica di Maggio;

Naturarte
camminata enogastronomia nel territorio comunale ed extracomunale (1° Maggio);

Commemorazione Partigiana
presso il Sacrario di S. Bernardo (ultima domenica di maggio);