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La fine della vendemmia è la fine di una grande tensione emotiva. Sai che il raccolto è in cantina, la tua o quella di chi ha acquistato le uve, e sai che è arrivato il momento di pulire e lavare tutti gli attrezzi che ti hanno permesso di portare a termine la raccolta e metterli a riposo in attesa della prossima annata. E' il momento dell'acqua sporca di mosto che scende nelle cunette e nelle strade sterrate. Ma la disponibilità dell'acqua, che a noi sembra scontata, fino all'inizio degli anni 50 non lo era affatto. L'acquedotto delle langhe sudoccidentali è del 1953. Prima, era tutta acqua dei pozzi, che andavano innanzi tutto scavati a colpi di piccone per poterla poi tirare su a secchi. Quando gli anziani dicevano che il vino buono si fa con l'acqua, voleva dire che erano consapevoli della fatica che ci voleva per poterla avere e della necessità di averla per quanto sforzo questo comportasse. Ora usare l'idropulitrice per togliere fino all'ultimo acino rimasto nella pressa non è più un problema. Grazie anche a loro.
aldo clerico
AZIENDA clerico
FINE VENDEMMIA
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Le cassette rosse per la raccolta sono già state sciaquate con una gomma diverse volte durante la vendemmia per evitare che il mosto rimasto dentro potesse cominciare a fermentare sotto il sole, nella vigna, per poi finire nelle vasche assieme alle nuove uve raccolte. Ora però è il momento non solo di pulirle dal mosto seccato o dalle bucce, ma anche dalla terra che si è accumulata sotto quando sono state passate da un filare all'altro o infilate nel sottofila. Ci vuole pazienza , delle assi di legno inchiodate che facciano da sponda o un pezzo di muro, se no sotto il getto dell'idropulitrice le cassette si mettono a scappare per il cortile, non vogliono più stare ferme al loro posto e lavarle diventa difficile.
mariano sardo
cascina costabella
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La pulizia in cantina è un' attività che naturalmente non riguarda la fine della vendemmia ma ogni momento dell'anno. Alla fine delle fermentazioni, però, bisogna lavare con particolare cura le botti che dovranno accogliere il vino nuovo. Si rinfrescano fino a togliere l'ultimo residuo di feccia e mentre le lavi senti che è come se ti stessi sciacquando via una annata di dosso. La cantina torna ad essere immersa in quel silenzio e quell'oscurità che sembravano averla lasciata per qualche settimana. Il ritmo rallenta eppure le concimazioni, fra poco, daranno l'avvio ad una annata nuova in un giro di ruota che ricomincia sempre da capo. Sei un viticoltore ma sei anche un maratoneta, e se parli poco non è perchè non hai nulla da dire ma perchè hai imparato a risparmiare fiato per la salita che ancora una volta ti aspetta.
dario sciolla
bricco del cucù