2005

Parte con tempo buono per la presenza di un campo anticiclonico ben consolidato, con temperature minime e massime superiori alla norma.
Dopo una scarsa nevicata verso metà mese, nell’ultima decade di gennaio le temperature si abbassano in modo consistente. Permane l’assenza di precipitazioni fino a fine febbraio, quando fa la sua comparsa la neve, che in Langa raggiunge uno spessore superiore ai 60 cm, destinati a durare a lungo, a causa dell’arrivo di aria gelida, che contribuisce ad abbassare le temperature minime a valori eccezionali (-12, -15°C).
Da metà marzo invece la temperatura comincia a salire rapidamente fino a valori di temperatura massima che nei giorni 18 e 19 raggiungono valori di oltre 27°C, non comuni nel periodo, seguite dall’inizio di un periodo piovoso che si protrae fino a fine mese. Aprile risulta, come sempre, piovoso ma con ampia variabilità, con piogge complessivamente di circa 150 mm.
A partire dall’ultima parte del mese e per buona parte del mese di maggio l’Anticiclone delle Azzorre riporta il bel tempo, con temperature massime caratterizzate da valori nuovamente molto elevati. Questa situazione ha rappresentato una particolarità rispetto a quasi tutte le annate dell’ultimo decennio, caratterizzate da piogge consistenti a cavallo di aprile e maggio che causano quasi sempre l’inizio delle infezioni peronosporiche.
A partire dalla seconda decade del mese si susseguono nuclei freddi nord-atlantici i quali, oltre ad abbassare le temperature minime, portano precipitazioni che raggiungono valori elevati nei giorni 17 e 18 (circa 60 mm). Nell’ultima settimana di maggio arriva la prima ondata di caldo di origine nord-africana, con punte superiori ai 33°C. Questa situazione, accompagnata da assenza di precipitazioni, proseguirà anche per buona parte di giugno, riproponendo in parte l’andamento del 2003. A metà mese il caldo viene interrotto da un abbassamento termico accompagnato da temporali intensi, seguito nuovamente da innalzamenti termici che raggiungono valori vicini ai record storici tra il 26 e il 28 giugno (circa 35°C).
Luglio presenta una maggiore variabilità di temperature, con la costante di precipitazioni molto scarse e limitate a 3 giorni nell’intero mese. Un’altra anomalia climatica si registra nel periodo dal 4 al 10 luglio, in cui, come nel 2000 e nel 2002, si verifica un abbassamento delle temperature sotto la media di 3-5 °C.
Dal 14 inizia la seconda ondata di caldo africano, che dura, tra alti e bassi, fino a fine mese.
Agosto si apre con i temporali, che portano anche grandinate diffuse, seguiti da un andamento caratterizzato da temperature gradevoli ma elevata umidità, scarsa radiazione solare e precipitazioni più frequenti. Si è trattato di un mese più piovoso e molto più fresco della media (temperatura media di circa 21°C).
Non cambia di molto l’andamento climatico del mese di settembre, con precipitazioni molto consistenti tra il 7 e il 9, abbassamenti di temperatura notevoli. Dopo alcuni giorni con giornate miti e soleggiate ritorna il maltempo il 17 e il 18, con precipitazioni molto intense e forte calo delle temperature. Da questo punto in avanti le precipitazioni si interrompono lasciando spazio ad un tempo abbastanza stabile, che si protrarrà, con alcune brevi interruzioni, fino al termine delle operazioni vendemmiali (inizio ottobre).
Dal punto di vista termico settembre ha comunque presentato valori intorno alla media, ma è stato caratterizzato da elevata umidità con conseguenti prolungati periodi di bagnatura degli organi vegetativi, il che ha creato problemi per lo stato sanitario delle uve di vigneti posti in zone non molto vocate.
Complessivamente la stagione vegetativa ha registrato valori termici sopra la media, con indici bioclimatici elevati, molto vicini a quelli delle annate 2000 e 2001, il che contribuisce a spiegare la buona maturazione delle uve malgrado il cattivo tempo dell’ultima fase. Inoltre le precipitazioni sono risultate complessivamente inferiori alla media e concentrate soprattutto nell’ultima parte della stagione.