CLAVESANA – IL COMUNE
Clavesana è sede della Cantina Sociale di Clavesana, la maggiore produttrice cooperativa della denominazione, che si trova nel Borgo di Madonna della Neve.
La storia del paese, come quella degli altri comuni della zona risale agli insediamenti preromani dei liguri e delle popolazioni celtiche che si attestarono sulle rive del fiume Tanaro. In epoca romana divenne un punto strategico sulla nuova via commerciale per la Liguria e un punto di congiunzione fra la pianura piemontese e il mare a cui si giungeva attraverso i passaggi nella zona collinare delle langhe. L’etimologia del suo nome sembra derivare dalla base “Calvisiana”, nome di una “gens” che nel Piemonte meridionale ricorre frequentemente nelle lapidi gentilizie romane. Il nome “Caivisiana” (trasformatosi poi in “Clavisiana” per un fenomeno di presonanza o di metatesi e in seguito ancora in “Clavesana” per un indebolimento delle “i”) era in origine un aggettivo retto da “villa” o “domus” e significava terra della gente Calvisia.
Il momento di maggior importanza di Clavesana è però durante il medioevo quando diventa, a partire dal 1142 fino al 1387 sede dell’importante marchesato Aleramico. Clavesana era parte del dominio dell’arduinica contessa Adelaide di Susa, ma alla sua morte chi più di tutti si avvantaggiò fu appunto Bonifacio marchese del Vasto che riuscì a conquistare un territorio corrispondente all’attuale provincia di Cuneo. Egli era nipote della contessa Adelaide in quanto sua madre Berta era sorella della stessa. Bonifacio del Vasto ebbe otto figli, ma nel suo testamento diseredò il primogenito, che portava il suo stesso nome, perché aveva fatto causa comune con i suoi nemici. Dopo la morte di Bonifacio marchese di Vasto, avvenuta tra il 1130 ed il 1135, i figli, compreso il primogenito diseredato, diedero vita a varie famiglie nobiliari liguri e piemontesi: da Bonifacio, il diseredato, derivarono i marchesi d’Incisa; da Manfredi I quelli di Saluzzo; da Guglielmo quelli di Busca; da Ugo o Ugone quelli di Clavesana; da Anselmo quelli di Ceva e del Carretto; da Enrico I i successivi marchesi di Savona; da Bonifacio il minore quelli di Cortemilia e da Oddone quelli del Loreto. Ugo, divenuto marchese di Clavesana nel 1142, scelse come propria residenza questo paese probabilmente perché facilmente difendibile in quanto la parte più alta del suo territorio è circondata da ogni parte da invalicabili dirupi erosivi detti Perticali alti in alcuni punti più di duecento metri, che ne fanno un singolare esempio di territorio – fortezza.
Il marchesato di Clavesana comprendeva, oltre al paese, a nord le terre ed i castelli di Somano, Dogliani, Monchiero, La Morra, Farigliano. Con Ugo inizia il marchesato Aleramico che terminerà nel 1387. La fine del marchesato aleramico era inevitabile sia per il già illustrato sminuzzamento territoriale che aveva impedito la formazione di una grande signoria, sia, d’altro canto, per le guerre fra i vari regni europei che videro molto spesso il Piemonte teatro di scontri armati.
Clavesana seguì quindi la sorte di tutti i piccoli paesi della langa: una progressiva decadenza sociale ed economica, che in questo paese fu meno grave che altrove.
Per maggiori informazioni su Clavesana
www.clavesana.info
MONUMENTI
Museo etnografico
Offre al visitatore, con immagini ed oggetti di notevole valore storico, un ampio scorcio dell’ormai dimenticata vita contadina della nostra Langa ed è situato nella vecchia sede del municipio, nella parte alta del paese.
Orario di Visita:
da marzo a luglio tutte le domeniche: 16.00 – 19.00;
da settembre a novembre tutte le domeniche: ore 15,00- 18,00
San Michele
Parrocchiale settecentesca ad opera di un discepolo dall’architetto Gallo.
Madonna della Neve
EVENTI
3° domenica di maggio “Sapori di langa” un viaggio fra gusto, cultura e tradizioni