SOMANO – IL COMUNE
Somano è un piccolo paesino situato a 516 metri sul livello del mare, circondato da noccioleti, castagneti e vigneti. Si trova circa a metà percorso della strada provinciale che unisce Dogliani e Bossolasco. Alcune delle frazioni ad esso appartenenti, quali Curine, Albere e Chiaretta, raggiungono 700 metri sul livello del mare. La terra somanese è parte del vasto rilievo collinare delle Langhe sud-occidentali che unisce le Alpi e l’Appennino Ligure alla Pianura Padana, in particolare è uno dei 21 Comuni facenti parte della Comunità Montana “Alta Langa”.
Il nome “Somano” deriva probabilmente dal latino Summa Giani, vale a dire “collina dedicata al dio Giano”, protettore dell’agricoltura, poiché già nell’antichità sul suo territorio si coltivava l’uva dolcetto. Ad oggi questo Comune rappresenta lo 0,30% del territorio iscritto alla doc Dolcetto di Dogliani.
Certamente di origini romane, come confermato da un tratto di strada selciata riemersa lungo la ripida salita che dal torrente Rea conduce all’attuale abitato. Il paese fu menzionato per la prima volta nell’atto in cui Imilia, figlia del Marchese Olderico Manfredi, con la sorella Adelaide, donavano al Monastero di San Pietro in Murisasco (l’attuale Pinerolo), il 3 Dicembre 1078, tutto ciò che possedevano nel Paese. Nel XII Secolo le terre ed il castello di Somano facevano parte del Marchesato di Clavesana. Nello stesso secolo togliere virgola il castello appartenne a Manfredi Lancia di Busca, che lo vendette in seguito al cugino Manfredo II di Saluzzo. Fu poi incluso nella dote di Margherita di Saluzzo aggiungere virgola , che nel 1490 sposò Sanseverino d’Aragona. Successivamente, intorno al 1550, dai Laigueglia – Pallavicini la sovranità sul territorio passa al casato De Aste. Si pensa che questi ultimi discendano dalla dinastia dei Falletti di Asti, guelfi allontanatisi dal capoluogo monferrino intorno al 1200 dopo la loro sconfitta contro i ghibellini, facendo sì che il luogo di provenienza ne divenisse il cognome. Nel 1631 Somano ha dato addio al Castello, appartenuto prima al Marchesato di Saluzzo e poi a quello del Monferrato.
Lo stemma usato dal Comune ha una blasonatura d’argento, con punta alzata di rosso da una S maiuscola, romana.
Per maggiori informazioni su Somano
www.comunedisomano.it
MONUMENTI
Parrocchiale di San Donato
L’antica Chiesa Parrocchiale risaliva al 1080. Essa subì nel corso della sua esistenza innumerevoli modificazioni e in ultimo, all’incirca intorno al 1480, fu abbattuta e al suo posto ne fu eretta un’altra: l’attuale Chiesa di San Donato. La Parrocchiale, suddivisa in tre navate, conserva al suo interno pregevoli affreschi e sculture del XV secolo. Tra le varie opere che in essa si possono ammirare, merita in particolare soffermarsi:
– sul Tabernacolo del Presbiterio formato da una predella di base circondata da lastre verticali raffiguranti cherubini alati in differenti pose: alcuni dediti alla preghiera, altri alla musica;
– sulla Croce, fissata su una base a stelo a calice, appartenente alla scuola toscana e risalente al XIV secolo. I due lati sono ornati da cuspidine a forma di giglio, mentre all’incrocio dei bracci si trova una piastra all’interno della quale è custodito un frammento ligneo attribuito alla Croce di Cristo. I capicroce presentano, sul lato anteriore, le figure di San Paolo e degli evangelisti Matteo, Marco e Luca, e, sul lato posteriore, quella di San Giovanni Battista.
– sulle colonnine a torciglione del Battistero;
– sulle lesene che sostengono sculture raffiguranti l’Annunciazione;
– sull’arco a tutto sesto interiormente polilobato ed esteriormente decorato in stile gotico e con cuspide a fiore cruciforme;
– sull’altorilievo raffigurante la Resurrezione di Cristo;
– sulle sculture raffiguranti angeli alati stilofori;
– sulle nicchie che accolgono le sculture di San Donato, San Lorenzo, protettore della Diocesi di Alba, San Sebastiano, che difendeva la popolazione dalla peste, e San Teobaldo.
– sugli stemmi araldici del casato dei Marchesi del Monferrato e degli Astesani di Asti;
– sulla lastra posta sulla facciata della Chiesa raffigurante in altorilievo angeli e cherubini;
– sulle teste di leone poste all’esterno.
Confraternita dei Battuti
La Chiesa dei Disciplinati, sotto il titolo della Santissima Annunziata, è situata nel capoluogo, ad una distanza di circa 50 metri dalla Chiesa Parrocchiale. La fondazione risale all’anno 1758.
Di pianta rettangolare, con navata con volta a botte e campanile di forma quadrata. Vi sono 6 finestre ed una tribuna in legno sopra la porta principale.
Cappella dell’Angelo Custode
Santuario della Madonna della Neve
È la più grande delle cappelle presenti sul territorio comunale. La sua data di fondazione non si conosce con certezza, ma è fatta risalire alla fine del ‘500, così come ci perviene da una testimonianza che si ha di una visita pastorale del Vescovo di Alba, Mons. Capriani, in data 10 maggio 1594. Altra data, che potrebbe essere legata alla fondazione, è quella che si trova su di un dipinto che in essa si trova: più precisamente, quello che raffigura S. Giovanni Battista (prima del 1575, infatti, esisteva una cappella campestre intitolata a tale santo). È dedicata a Maria Santissima, detta della neve, ed è costruita in stile barocco, con struttura semplice e solidi muri in pietra.
È composta di una sola navata, con volta a botte, misura 15 metri in lunghezza e 8 in larghezza; ha sei finestre di cui tre sulla facciata: una per ogni lato (attualmente murate) e una nella parte destinata al coro. Per accedervi bisogna salire 24 scalini, anch’essi in pietra e disuguali tra loro; e per entrare nella cappella si può scegliere tra il portone principale in facciata o una porta più piccola sul lato destro che dà accesso al Coro. Esternamente, sul lato sinistro, si trova un campanile alto 20 metri con due campane, benedette l’anno 1827 dall’arciprete Caligaris di Somano, ed un orologio elettronico. Unita alla cappella, sul retro, vi è quella che un tempo era l’abitazione del sacerdote che qui svolgeva anche il compito di maestro elementare per i bambini delle frazioni vicine.
Cappella della Madonna del Carmine
Cappella di San Rocco
Cappella della Vergine Annunziata
Biblioteca Comunale “Giovanni Peisino”
L’astronomo, a cui la biblioteca è stata intitolata, nacque a Somano nel 1890. Rimase orfano di entrambi i genitori in tenera età e grazie all’aiuto di due sacerdoti di Murazzano, il professor Carlo Bruno e don Giuliano, si laurea a Torino in matematica per l’ingegneria. Tra il 1919 e il 1959 percorre l’intera carriera nel ruolo degli osservatori astronomici, iniziando a Torino e continuando a Trieste. Fu membro della Società Astronomica Italiana, della Società Adriatica di Scienze Naturali, Accademico d’onore dell’Accademia teatina di Scienze e direttore dell’Osservatorio di Collurania presso Teramo. Pubblicò due orbite definitive di comete, uno studio sulle variazioni delle latitudini e delle longitudini terrestri e due ampi cataloghi stellari. Morì nel 1985.
Monumento alla Resistenza
Posto sulla collina, in località Garombo, lungo il Sentiero della Resistenza che risale sino a Bossolasco. Fatto edificare dall’Amministrazione Comunale negli anni ‘80, rappresenta un monumento-rifugio dedicato alla Resistenza Partigiana. In tale zona si era trasferito un gruppo di partigiani della brigata GL (Giustizia e Libertà) Valle Grana, denominato Monte Bram al comando di Nello Streri. Nella formazione confluirono moltissimi giovani somanesi che si erano rifiutati di entrare nella milizia della Repubblica di Salò. Il monumento – rifugio è stato individuato come Centro Rete nel progetto Interreg “La Memoria delle Alpi” ed è stato inaugurato nel Maggio 2006. Ospita al suo interno un museo informatizzato ed uno con foto ed oggetti appartenuti ai partecipanti della vicenda, oltre ad una piccola biblioteca con libri dell’epoca. In stile architettonico contemporaneo, è composto da un ampio salone riscaldato adatto ad ospitare conferenze e mostre e guarda, protetto da ampie vetrate, la valle e le colline circostanti.
Per eventuali visite contattare il Comune di Somano al n. 0173.730101
EVENTI
Sagra della Castagna
Si tiene la seconda domenica di ottobre ed è l’occasione per festeggiare questo eccellente prodotto del territorio. Tra gli eventi che si alternano nelle giornate di sabato e domenica: mostre di pittura con artisti vari; concerti; pranzi in piazza; serate danzanti; una rassegna di antichi mestieri; stand con esposizione e vendita di prodotti locali e la consegna del Riconoscimento “Marrone d’Oro” a personalità del mondo culturale, professionale, sportivo, ecc., che abbiano valorizzato questo territorio. Le tradizionali caldarroste saranno accompagnate da assaggi di Dolcetto e di formaggi tipici locali, prodotti con il latte delle pecore allevate nelle colline circostanti.
Festa patronale di S. Luigi
Si svolge nel fine settimana più vicino al 21 Giugno, giorno in cui si festeggia tale Santo. Comprende diverse iniziative, tra cui il pranzo dei somanesi fuori mura, ossia coloro che per vari motivi hanno lasciato Somano e che colgono questa occasione per ritornarvi; mostre di pittura e scultura; concerti; serate danzanti e il raduno delle auto storiche.