MURAZZANO – IL COMUNE

Murazzano negli antichi documenti è detto in latino Mulatianum e Mulassano in volgare ed  è stato  territorio abitato dai Liguri, prima che i Romani lo occupassero.
La desinenza latina testimonia quasi certamente la sua origine da un “Fundus Munatianum” istituito dai Romani verso il 173 a. C. quando riuscirono ad assoggettare i Liguri.
Verso il 900 subì le scorrerie dei Saraceni e Murazzano è nominato per la prima volta, proprio in questo periodo, nel famoso diploma di Ottone I del 967 il quale passando per le Langhe lasciò la zona “sine tributo” vista la desolazione causata da queste scorrerie.
In seguito, Murazzano fece parte della Marca Aleramica ed è nominato per la seconda volta in un atto del 1143 stipulato tra i figli di Bonifacio del Vasto il quale lo lasciò in eredità ai marchesi di Clavesana (1142).
Nel 1210 passò sotto i Marchesi di Saluzzo Divenne possesso dei Visconti di Milano nel 1360, ma cinquant’anni dopo, fu sottomessa al marchesato di Ceva fino al 1463 quando fu acquistato dal duca Lodovico di  Savoia. Nell’atto fu definito “Clypeum et clavis patri pedemontanI” per la sua posizione strategica. Infatti, con una torre quadrata, alta 33 metri, si può pensare, osservando la strategica posizione, che il presidio dovesse essere di vitale importanza per la difesa, dato che dall’alto di essa, si potevano vedere tutte le manovre del nemico. Le truppe di Lodovico II di Saluzzo, si impadronivano di Murazzano, ma nel 1487, venne di nuovo espugnato da Carlo I di Savoia. Il Casalis ci dice che “Antonio e Filippo signori di Cardè nel 1569 vendettero questo luogo pel prezzo di tredicimila scudi d’oro a Negrone Denegri generale delle finanze di Savoja sotto Emanuele Filiberto… e nel 1625 un D.Carlo Umberto di Savoja, figliuolo naturale del Duca, intitolavasi marchese di Mulazzano”. Dopo che  i Savoia ne vennero in effettivo possesso, visse le vicende del Piemonte.
Sono stati signori di Murazzano anche i d’Aragona, i Pallavicino.
Durante il periodo Napoleonico, fu incendiata la sacrestia del santuario (1799) e nel 1800 fu distrutto il castello di cui rimane solo la torre del X secolo.
Nella seconda guerra mondiale, visse il periodo della Resistenza scrivendo una delle pagine più straordinarie in favore dei partigiani feriti che trovarono rifugio e cure nell’ospedale ricovero attiguo al Santuario.

Per maggiori informazioni su Murazzano
www.comune.murazzano.cn.it

MONUMENTI

Il Mulino
È il monumento più antico del paese. Risale a prima del 1000 al tempo delle invasioni saracene come torre di Vaita o vedetta. Dalla sua sommità si segnalava l’arrivo dei nemici agli abitanti dei valloni sottostanti. In seguito fu usato come mulino azionato dal vento, ne fanno fede i due fori della merlatura nei quali era inserito l’asse che mosso dalle pale esterne trasmetteva la forza motrice alle macine. È citato come “ Molendinum del Lora” con questa funzione negli statuti di Murazzano del 1534. Questa sua attività durò fino al 1630 quando il Consiglio della Comunità dispone che si vada a macinare presso i mulini di Cigliè.

Il Santuario
Il Santuario Beata Vergine di Hal in Murazzano sorge fin dalla prima metà del 1600 sui resti di una chiesa più antica “S. Maria di Buzzignano extra muros”. In esso è venerata dal 1630 un’immagine della Madonna con il bambino dipinta su una lastra di ardesia. Sono raffigurati ricoperti da un abito riccamente decorato. Sull’abito della Vergine lo stemma degli Spinola, nobile famiglia genovese. Sotto il quadro una scritta in latino testimonia che è stato donato alla B. Vergine dalla duchessa Maria Spinola. come il dipinto sia qui, non lo sappiamo (tutti i documenti relativi alla chiesa conservati nella sacrestia furono bruciati dai francesi nel 1779); si sa però che Ambrogio Spinola, fratello di Maria, era stato fino al 1628 governatore delle Fiandre per conto della Spagna. Il quadro si ispira ad una statua lignea venerata ad Hal in Belgio che era stata donata da S. Elisabetta d’Ungheria alla figlia Sofia, sposa al duca di Brabante, la quale attraverso la nipote Alice nel 1266 la donava alla città di Hal. La statua era ricoperta da sontuosi abiti e così la vide l’ignoto pittore quando la ritrasse per conto di Ambrogio Spinola per donarla alla sorella. Nella seconda metà del 1600 arrivarono i Padri Filippini che costruirono un loro convento attiguo al Santuario e diedero alla chiesa l’aspetto attuale. In pochi decenni provvidero ad una navata centrale, quattro cappelle laterali, il transetto, il presbiterio sul quale si innalza una maestosa cupola e l’artistico altare su cui è posto il quadro della Madonna. Fa da cornice al quadro un’arcata in marmo bianco su cui sta una corona sorretta da gruppi di angeli.
Tutta la costruzione è in muro ordinario. l’interno invece presenta tutta una decorazione pittorica basata su vedute prospettiche adorne di motivi floreali di incomparabile bellezza che ne fanno uno dei più bei santuari della Regione.
La presenza dell’immagine della Beata Vergine di Hal fu sempre ritenuta come segno di benevolenza da parte del cielo. A Lei ricorsero e rocorrono i fedeli per chiedere grazie e ammirare il suo volto dolcissimo che infonde coraggio e speranza. alla sua protezione Murazzano attribuisce la sua salvezza nel 1944 quando il paese era in procinto di essere bruciato dai tedeschi.
Il Ricetto
Sotto il castello si snodava il ricetto costituito da mura che presentavano ad intervalli regolari delle torri quadrate (alcune ancora visibili).
Il ricetto (in dialetto “orset”) partiva dalla chiesa parrocchiale, passava sopra l’attuale via della Parrocchia, poi sopra la piazza principale e proseguiva su Piazza Cerrina fin presso il vecchio cimitero (attuale campo di tennis) dove iniziava la “spinata” una zona di rovi che redeva impossibile l’accesso al castello.
I muri che sostengono Via Conte Adami e Via Cristina Cerrina, ormai rifatti, possono dare l’idea di come poteva essere il ricetto.

La torre
Torre quadrata alta 33 metri con la muratura di base spessa m. 1,50. Non ha fondamenta, ma poggia direttamente sulla marna. La sua costruzione è legata a quella del castello di cui era il mastio. (sec. XIII).
Era l’opera più forte e più sicura di tutto il sistema di difesa e come ultimo rifugio.
Al castello era collegata da una passerella, a sette metri dalla base, dove ancora adesso si trova la porta d’ingresso per salire sulla sua sommità.
Restaurata nel 2003 nell’interno e all’esterno; riparata la merlatura, dotata di nuove e più sicure scale, offre, a chi lo desidera, l’occasione di salirvi in cima per ammirare un panorama straordinario ed unico.

Palazzo Tovegni
Sulla Via Conte Adami che porta alla Parrocchia sorge questo palazzo di stile eclettico, ora di proprietà del Comune di Murazzano, costruito all’inizio del 1900 riproducendo le nei minimi particolari (è stato ritrovato il modello in scala 1:10) la facciata di un palazzo norvegese.
All’interno del giardino sono presenti resti delle antiche murature del castello e la base di una della sue due torri.

Porta Bullaria
La “Porta Bullaria” in Via Lorenzo Bruno, era così chiamata perché punto di consegna della “bolla” del pedaggio per l’entrata nel Comune.
Da questa porta, inizia la strada del “Rolin” che sale verso la parte alta del paese e che ricorda il “Rivellino” fortificazione esterna oltre la muratura per facilitare le sortite.

Porta di Buzignano
Una delle quattro porte che davano accesso al paese (delle porte: Arezza in Via Roma, Frigida sul Bric non rimangono tracce se non sicura prova dell’esistenza al capitolo 123 dello Statuto).
Attigua al Santuario della Beata Vergine di Hal rimangono l’arco a sesto acuto e la piccola torre sovrastante.

Parrocchia di San Lorenzo
I primi cenni dell’esistenza della Parrocchia di San Lorenzo risalgono dal “Registrum” delle Costituzioni Isnardi che l’elenca fra le chiese del “Plebatus Doliani”.
Nel 1671 fu ampliata.
L’interno della chiesa fu decorato nella seconda meta del 1800 dal pittore Luigi Hartman di Chiavenna che lasciò la sua firma in “cornu epistul?”
Sullo sfondo, dietro l’altare maggiore, vi è un quadro ad olio, di pittore ignoto rappresentante il martirio di San Lorenzo.
Da osservare sono le singole cappelle, tra cui una con una pregevole “Madonna del Latte” di Agostino Bianchetti di Cherasco.
La facciata attuale fu ricostruita nel 1928 in sostituzione di quella, molto più bella, del ‘600.
Entrando sulla parete di destra è stato collocato l’affresco staccato dalla Cappella di San Sebastiano della scuola del Macrino d’Alba.

San Bernardo
Fuori del paese al bivio della strada per Savona e di quella verso Bossolasco.
La cappella già citata nel 1667, interdetta al culto per deperimento nel 1838 fu ricostruita nel 1870 mantenendo la preesistente forma ottagonale.

San Giorgio
Eretta sulla cima di una collina nella regione Mellea, lungo la strada per Belvedere, risale certamente al tempo in cui Murazzano apparteneva ancora ai Saluzzo; è stata completamente restaurata nel 1975.

San Giovanni Decollato
Fu costruita verso la metà del XVII secolo, sotto le mura del Ricetto ora Piazza Umberto I, per ospitare la Confraternita della Misericordia istituita in Murazzano quando erano frequenti le epidemie di peste.
La Confraternita (detti Battuti Neri per la cappa nera) ebbe prima sede in San Rocco e nel 1635 nella cappella sotterranea (Cripta) del Santuario della Beata Vergine di Hal.

San Rocco
Fu forse edificata all’ingresso del paese, verso Belvedere in occasione delle epidemie del XIV o del XV secolo.
Ha tre cose particolarmente interessanti: i due volti di Medusa in arenaria infissi sulla facciata, che non rispondono ad esigenze architettoniche ma che testimoniano la volontà di conservare cimeli locali di epoca romana, gli affreschi restaurati risalenti al XV – XVI secolo, l’iscrizione latina con data 15 giugno 1515, posta all’ingresso, che ricorda l’opera di restauro effettuata dai sindaci della Comunità Giovanni Brocardo e Sebastiano Ferrero

San Sebastiano
Costruita in epoca medioevale, fuori del paese verso Belvedere, ospitava sino al 1974, un affresco del XVI secolo della scuola del Macrino d’Alba. Per salvarlo dal deperimento si provvide al restauro pittorico con lo stacco dell’intera superficie dipinta rifacendone il supporto e collocandolo nella Parrocchia.

Santa Margherita
Sorge nella frazione Rea, ristrutturata sui resti di un’antica cappella fu riconsacrata nel 1969.
Dedicata a S. Margherita di Antiochia. ospita, nell’abside dietro all’altare, un quadro del XIX secolo, di piacevole fattura che raffigura la Santa che sconfigge un drago.

Sant’Anna
Costruita sotto le mura del Ricetto in Via della Parrocchia nel XVI secolo, fu sede della Confraternita dei “Flagellanti” (detti Battuti Bianchi per la cappa bianca stretta ai fianchi da un cordone), esistente in Murazzano dal 1574 e riconosciuta da Clemente VIII il 24 settembre 1594.
L’ultimo restauro fu eseguito nel 1941.

EVENTI

Trent’anni nelle Langhe. Mostra di pittura a Murazzano
dal 15 al 23 aprile 2017
Sala polivalente di Murazzano, piazza Mons. Dadone (piazza Santuario). Espongono: Pierre Tchakhotine, paesaggi del cuneese a pastello e altri soggetti, circa 30 opere; Nadia Lavrova, pastelli e acquerelli, circa 25 opere. Informazioni e visite fuori orario: telefonare al 340 286 3511

Anduma e Tas-Tuma
30 aprile 2017 – h 9,00/18,00
2° Edizione della Fiera, raddoppia l’area dedicata all’evento con esposizione di animali, banchi di specialità enogastronomiche, degustazioni, intrattenimento. Area giochi per i bimbi con animazione. Dimostrazioni di mungitura e tosatura tradizionale. Musica dal vivo – piazza Mons. Dadone Murazzano. Per info tel. 331.7552110.

Presi per il pil
30 aprile 2017 – h 9,00/18,00
Proiezione del film con la regia diS. Cavallotto, A. Bertaglio, L. Fioramonti; Anno 2014, durata: 65’ – Proiezione sala polivalente P.zza Mons. Dadone. Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Il dogma del PIL domina in modo assoluto sui media, in politica, nell’opinione pubblica. Sviluppo uguale crescita. E la crescita non può che essere l’aumento del Prodotto Interno Lordo. Ma sono in tanti a non essere d’accordo. Non solo economisti, studiosi e opinion-maker che nel film spiegano in modo semplice come il PIL abbia colonizzato il discorso politico ed economico, ma anche tante persone comuni che tentano nella loro vita quotidiana di liberarsi da questo assunto ideologico, adottando pratiche alternative. Persone che hanno scelto di vivere senza più inseguire il mito della crescita infinita imposto dal sistema. Che hanno scelto, ognuno nel suo ambito e a suo modo, di mettere in pratica nel quotidiano la teoria della decrescita. Questo film è un viaggio lungo l’Italia alla scoperta di alcune di queste storie.

Mostra mercato della ceramica
Sabato 3 giugno h. 16,00/22,00 ; domenica 4 giugno h 9,00/18,00. Per info Sabine Fischer tel. 0173/791100

Passeggiando con il Murazzano
5 agosto 2017

Una suggestiva passeggiata serale nel centro storico di questo grazioso borgo. Un percorso a tappe enogastronomico con tanti assaggi dall’aperitivo al dolce. L’itinerario gastronomico è accompagnato da spettacoli. La passeggiata parte da Piazza Umberto e percorrendo strade panoramiche e vicoli ritorna al punto di partenza dopo averci fatto assaggiare i sapori di Murazzano.

Pomeriggio in musica
6 agosto 2017  h. 17,00-18,00  Chiesa dei Battuti Neri –
Concerto di musica classica. Interpreti: Davita Laseur (violino), Lieke Bienfait (violoncello), Monica Hofman (pianoforte). Ingresso libero.

Pomeriggio in musica
13 agosto 2017  h. 17,00-18,00 – Santuario Madonna di Hal –
Concerto dedicato a Edith Piaf. Interpreti: Isa Gonella (voce), PierRenzo Ponzo (clarino), Federico Boglio (sinthesizer), Monica Hofman (pianoforte). Ingresso libero.

Pomeriggio in musica
20 agosto 2017 h. 17,00-18,00 – Chiesa dei Battuti Neri –
Concerto di musica classica. Interpreti: Petra Smit (voce) Monica Hofman (pianoforte). Ingresso libero.

Pomeriggio in musica
27 agosto 2017 h. 17,00-18,00 – Santuario Madonna di Hal –
Concerto corale Le Due Torri. Ingresso libero.

Pomeriggio in musica
3 settembre 2017  h. 17,00-18,00 – Chiesa dei Battuti Neri –
Concerto di musica classica. Interpreti: Marco Tomatis, chitarra, flauto e voce. Ingresso libero.

Pomeriggio in musica
10 settembre 2017 h. 17,00-18,00 – Chiesa dei Battuti Neri –
Concerto di musica classica e popolare. Interpreti: Cees Verzijde (fisarmonica). Ingresso libero.