BELVEDERE LANGHE – IL COMUNE
Belvedere Langhe deve il suo nome alla splendida posizione geografica. Situato a 639 metri di altitudine, dal punto panoramico situato sulla sommità dei ruderi del castello, si possono ammirare le colline dell’albese, le vallate del cuneese e del torinese, circondate dall’imponente catena delle Alpi. Le origini di questo paese risalgono al sec. XII circa. Per la prima volta viene citato in un documento come possedimento dell’Abbazia di Pedona (Borgo S. Dalmazzo) con il nome di Ugnolio che conserverà ancora per un secolo.
Nel 1331 il feudo passa a Giovanni il Grande Signore di Dogliani. In seguito nel 1339, con la divisione dei possedimenti di Giovanni il Grande tra i figli, compare il nome di Belvedere, che nel 1352 è citato in un documento riguardante le decime “in decimis Ugnolis qui nunc vocatur Beluere”.
Dopo il possedimento dei Marchesi di Saluzzo nel 1601 passò al ducato dei Savoia; durante la guerra di successione del Monferrato nel sec. XVII fu occupato dai francesi che distrussero il castello.
Per maggiori informazioni su Belvedere Langhe
www.comune.belvederelanghe.cn.it
MONUMENTI
Ruderi del castello
La costruzione, denominata castello di Belvedere, fu nel passato un antico torrione di avvistamento e difesa costruito nel sec. XIV.
In origine doveva essere una solida costruzione di mattoni, dotata di una cinta muraria di pietre squadrate legate con malta e sorgeva direttamente sulla sommità della collina. Fu distrutto in parte dai Francesi durante le guerre del XVII secolo.
Chiese e cappelle
La chiesa principale è la parrocchiale intitolata a S. Nicolao, già esistente nel 1579 e più volte ampliata.
Vi sono poi la Confraternita di San Sebastiano, la Cappella dell’ Assunta, la Cappella di Santa Margherita, la Cappella di San Rocco, quella di Santa Maria degli Angeli e per ultima quella di Sant’Orsola.
EVENTI
Festa dei Micun
La seconda domenica dopo Pasqua si celebra la festa dei “micun”, pani benedetti, nell’oratorio dedicato ai Santi Sebastiano e Fabiano, nel quale è costituita la Confraternita detta dei “Battuti Bianchi”. Durante la celebrazione pomeridiana, dopo la processione per le strade del paese di una statua lignea raffigurante S.Sebastiano portata dai confratelli, viene effettuata la benedizione dei pani nella cappella ed in seguito la distribuzione dagli iscritti della compagnia, i quali sono costituiti dai solo abitanti maschili del paese.
La tradizione conferiva a questi pani delle proprietà curative, per cui i contadini durante l’anno ne utilizzavano porzioni nei momenti ritenuti di bisogno.
Festa parrocchiale dell’Assunta
A metà agosto la festa che prevede degustazioni gastronomiche, ballo al palchetto e altre attrattive per una intera settimana.
Festa di San Nicolao
Il santo patrono di Belvedere è San Nicola da Bari, a cui è intitolata la parrocchiale detta di S. Nicolao. La festa è celebrata nella domenica più prossima al sei dicembre, durante la quale si celebra la festa del ringraziamento, che consiste nell’offerta all’altare da parte dei contadini dei raccolti della coltivazione della terra in segno di riconoscenza per i prodotti agricoli ottenuti durante l’anno.
Al termine, sul sagrato vi è la benedizione, una volta degli animali da traino e da trasporto, ora dei macchinari agricoli.
La Passione di Cristo
Nella Settimana Santa il caratteristico borgo si trasforma nella Gerusalemme dell’epoca illuminata esclusivamente con cinquecento torce a vento, e i maschi non si radono, per meglio assomigliare alla popolazione del tempo. I personaggi, circa 250, non sono attori professionisti, neppure per le parti più complesse: recitata dal vivo ed arricchita da particolari effetti luminosi e sonori, la Passione si propone di far rivivere, nella semplicità della realtà contadina, rendendoli più accessibili, perché visti dal vero e concretamente, i principali momenti della Passione di Gesù per far vivere in modo diverso il percorso della Pasqua.
(Da qualche anno questa manifestazione non si svolge più, ma è stata molto significativa per la storia del Comune di Belvedere).