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Ancora molte vigne di Dogliani conservano l'antica orditura di pali in legno che ogni anno a primavera vengono ripassati per controllarne la stabilità. Prima di essere piantati, ai pali vengono bruciate o immerse nel rame le punte per resistere all'attacco di muffe e microrganismi del terreno, ma quando comincia a marcire, è indispensabile tirarlo fuori dal terreno; la punta viene rifatta e poi viene ripiantato. La roncola, il palo di ferro, adesso sostituito dalle pinze attaccate al trattore, sono gli strumenti di lavoro. Si controllano anche i fili in metallo che permettono alla vite di arrampicarsi e che spesso sono ancora legati ai pali con i vimini che vanno ripassati. Alla fine pali, fili, viti, tutti legati assieme saldamente fra di loro sono pronti a sostenere la vela di foglie e il peso dei grappoli che dovranno affrontare i mutamenti del tempo, i forti venti, i temporali, anche le grandinate che vorremmo non vedere mai.
RIPALATURA
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L'impalatura nelle vecchie vigne è sempre un'incognita: non si sa mai quando sarà possibile farla. La terra non deve essere troppo dura, se no il palo non entra, e nemmeno troppo molle, se no non si entra in vigna con il cingolo. La pinza attaccata al trattore spinge i pali nel terreno, ma quando il palo si accorcia troppo, bisogna essere pronti a cambiarlo avendone sempre di nuovi a portata di mano in modo da non perdere tempo prezioso
LUIGINO ABBONA
LA FUSINA
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Spargere i sostegni in una vigna nuove in pendenza, con la terra smossa da poco può essere complicato. Il rimorchio si gira di traverso e ti tira giù il cingolo. Allora si lascia tutto fermo e si continua a spargerli a mano fino a quando il sole non scalda e asciuga un po' il terreno, e si può ripartire in sicurezza.
MARCO ZABALDANO
AZIENDA ZABALDANO
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Al disordine di una vigna impalata con i fusti di castagno ancora giovani che seguono la loro forma, ognuna diversa dall'altra, si contrappone la precisione delle vigne nuove dove l'orgoglio è di avere i sostegni piantati con assoluta precisione. In bolla. Non è solo una questione di voler mostrare a colpo d'occhio la propria competenza nel lavoro, ma anche la necessità di avere un andamento regolare che permetta le nuove lavorazioni meccaniche della parete fogliare.
MASSIMO E LUIGINO ABBONA
LA FUSINA