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In collina da noi, un tempo, quando non c'erano ancora i trattori, i filari erano sovente stretti e ripidi e l'uva si raccoglieva in ceste, fatte con i fusti di castagno, che venivano portate su tutte a spalla. Per farele si tagliava un albero nuovo di tre, massimo cinque anni, grande un po' più di una canna da vigna, si faceva bollire nell'acqua e poi si incideva l cima e si tirava a mano una 'fetta' di legno che veniva via seguendo le venature. Poi con un attrezzo da falegname si levigavano e infine si intrecciavano.
MARCO ZABALDANO
AZIENDA ZABALDANO
RACCOLTA
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Oggi l'abitudine a raccogliere in cassette è rimasta ma sono cassette da 22 chili in plastica aperta e forata che permettono all'uva di rimanere areata e non schiacciarsi sotto il suo stesso peso. Possono essere trasportate da una coppia fino in testa al filare, se la terra è bagnata e non permette ai trattori di entrare, e possono essere impilate sul pianale del cingolo per essere portate in cantina. Un pianale carico di ceste rosse in vendemmia in cui è raccolto il lavoro di un anno è molto più di alcune casse di uva, è la fatica, l'orgoglio e il carattere dell'annata che puoi sollevare con le tue mani.
vincenzo e livio pecchenino
AZIENDA VALDIBà
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Durante la raccolta le cassette, una volta riempite, vengono infilate sotto la fila tra una vite e l'altra in modo da lasciar libero il filare per il passaggio del trattore. Se il raccolto è scarso si possono anche recuperare le cassette di tre filari facendo scivolare le ceste da uno all'altro con un passamano. Si passa con il cingolo a passo d'uomo con due persone dietro che caricano le ceste sul rimorchio, e se il ritmo è buono si riesce a non fermare il trattore. Il carico deve essere fatto con attenzione perchè una buca, una salita ripida o una curva stretta possono far ribaltare il rimorchio.
GIANFRANCO CARAGLIO
AZIENDA CARAGLIO
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Al mattino, prima di iniziare la raccolta, bisogna anticipare i vendemmiatori e spargerere le cassette nei filari in modo che chi raccoglie non rimanga mai senza 'vuoti'. In vendemmia non si deve perdere tempo, la cassetta da incominciare deve sempre essere a portata di mano perchè il cielo può sempre scurirsi e mettersi al brutto e le operazioni devono essere rapide. Bisogna avere abbastanza occhio da capire più o meno quante lasciarne per filare e se si deve sbagliare, sempre meglio che avanzino. O forse è meglio che manchino perché significa che l'annata è più abbondante del previsto?
ANDREA CAUDA
AZIENDA CAUDA
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Da noi si raccoglie sempre in coppia, ci si sposta lungo il filare in modo che ciascuno dei due, uno da una parte della cassetta e l'altro dall'altra, abbia sempre lavoro. Quando quello dietro ha raccolto tutto e non rimangono più uve, comanda 'avanti' e ci si sposta di nuovo. In due si ha sempre qualcosa da raccontare, si ride, la cesta - a dispetto della matematica- pesa meno della metà e il tempo passa velocemente.
FABRIZIO PORRO
AZIENDA RIBOTE
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Se poi la coppia che raccoglie sono moglie e marito allora la cesta potrà variare molto di peso, essere leggerissima o pesare come il piombo, la conversazione potrà essere allegra, impegnata o assente. Ma solitamente i matrimoni in Langa durano perché il lavoro e i comuni obiettivi li cementano con forza. La vendemmia è uno di questi collanti.
annamaria e piergiorgio marengo
PODERI LA COLLINA
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Per raccogliere con le ceste occorre molto spazio perchè possono servire anche quattrocento o cinquecento cassette al giorno che poi a fine vendemmia devono trovare un posto per essere immagazzinate. Un altro sistema consiste invece nell'utilizzare pochissime cassette, anche non forate, e rovesciare ogni cassetta raccolta direttamente in un contenitore che poi porterà l'uva d ad un rimorchio per la raccolta uve o direttamente alla cantina, se questa è vicina. Essere all'avanguardia nelle attrezzature in Langa è sempre un motivo di orgoglio.
gianluca de maria e daniele cozzo
AZIENDA COZZO
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A volte le coppie di raccolta si disfano, uno deve andare in cantina, oppure porta il cingolo che passa a recuperare le cassette, si va a preparare il pranzo o a prendere da bere. A quel punto ci si mette in tre con due cassette oppure si decide di continuare da soli ancora per un po'. Ma in vendemmia restare davvero soli è impossibile, anche se il tuo compagno non sempre è lì per aiutarti a raccogliere.
FABRIZIO FABIANI
AZIENDA FABIANI
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Avere il padrone in vigna durante la raccolta significa che siamo ancora all'inizio della vendemmia. Non appena le vasche incominceranno a fermentare e bisognerà seguire i rimontaggi e le svinature la cantina diventerà un luogo da cui sarà impossibile allontanarsi se non per recuperare le ceste. Ma nulla come la raccolta permette di avere chiarezza sulle uve che si stanno portando a casa. Riflessione, preoccupazione e concentrazione si raccolgono in uno stato d'animo indefinibile.
ROBERTO E MARCO ALTARE
PODERE LE SURIE