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La palizzatura serve ad accompagnare la crescita della vite man mano che i germogli si allungano. Serve anche a disporre la vegetazione ordinatamente ed è così determinante per la sistemazione delle uve che un tempo i tralci venivano legati a due a due con strisce di foglia di meliga ad un filo di ferro per evitare che si accavallassero e incrociassero fra loro perché di conseguenza anche i grappoli si sarebbero ammassati l'uno sopra l'altro .
Chi fa questo lavoro ancora oggi, utilizza spole di rafia sintetica.
silvio levi
AZIENDA le viti
PALIZZATURA
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Nei vigneti vecchi e in quelli senza fili doppi di sostegno in metallo si utilizzano cordini di materiale sintetico che riescono a trattenere la vegetazione. Si cerca di passare una volta per filare e lavorando con due rotoli contemporaneamente. C’è chi li infila in uno zaino per poter camminare a mani libere ed essere pronto a legarli sul palo di testata, chi usa la moto per risparmiare qualche passo e dedicare qualche ora alla sua passione, chi lo fa montando un pezzo sul trattore dove inserire le due bobine. Ognuno a modo suo.
fabrizio porro
AZIENDA ribote
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Un altro sistema è quello di montare coppie di fili d'acciaio distanziati che possono essere chiusi con delle molle, ma bisogna essere molto veloci nel passare ad infilare dentro i fili i tralci in crescita che non sempre si sviluppano in modo uniforme. Se poi si sono allungati e pesano a chiudere le molle ci vuole anche una certa forza
antonio del tufo
azienda del tufo
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Dopo aver tirato i cordini bisogna passare a chiuderli perché il peso dei tralci non li apra. La vegetazione deve essere disposta manualmente perché non si sovrapponga creando mazzi di tralci affastellati e intrecciati fra loro. In questo modo le foglie riusciranno a creare una parete omogenea in grado di sfruttare al massimo la luce, elemento fondamentale nell'accumulo degli zuccheri.
andrea cauda
AZIENDA cauda
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Chi ha una grande estensione di vigneto può anche decidere di utilizzare i nuovi macchinari creati per contenere i tempi e i costi del lavoro, come questo che tira i cordini e li chiude contemporaneamente . Pensate sopratutto per il lavoro in pianura, queste macchine richiedono una notevole abilità per essere utilizzate sulle pendenze delle nostre colline e un tempismo perfetto perchè i tralci siano nella posizione giusta.
alessandro romana
AZIENDA romana
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In questo momento, tra la fine di maggio e la prima metà di giugno la crescita dei tralci può essere rapidissima e possono allungarsi anche di più di 5 centimetri al giorno. Senza quasi accorgersene ci si può trovare di fronte ad una vegetazione che sembra essere indomabile ed è essenziale sapere che non si può perdere tempo, perchè le condizioni climatiche, le piogge e il caldo umido possono accelerare il fenomeno ulteriormente.
carla chiono
AZIENDA chiono
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Questo lavoro mette a contatto l'agricoltore con la differente natura dei suoi vitigni: il nebbiolo ha una crescita verticale, uno slancio che gli permette di salire senza affastellarsi grazie ad internodi lunghi. Il barbera tende a lasciarsi andare in ogni direzione, è "molle", ma con viticci fortissimi, presenti anche sull'uva, che lo aiutano ad ancorarsi e salire, e ha una foglia più chiara, più rada, che tende a lasciar più libero il grappolo. Il dolcetto cresce incurvandosi sin dall'inizio, appesantito dalle foglie e dai tralci e per garantirne un certo ordine va rapidamente legato al primo filo. Se non si interviene in tempo il tralcio si rovescia per il peso allarga i cordini e il tempo per sbrogliarlo dall'erba e sistemarlo si allunga.