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Accanto ai lavori che si eseguono manualmente e che impiegano così tante ore della nostra viticoltura di collina, non mancano quelli che vengono fatti imprescindibilmente con trattori cingolati e attrezzature trainate. Il solfato di rame dal colore blu vivo, miscelato ad acqua e calce rimane ancora uno degli strumenti più efficaci per il trattamento della peronospora; la media degli interventi è di una decina all'anno ma naturalmente il numero può variare a fronte di annate più o meno sfavorevoli.
ANTONIO DEL TUFO
AZIENDA DEL TUFO
DIFESA
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Lo zolfo in polvere è la sostanza che meglio riesce a combattere l'oidio, una malattia subdola che indebolisce la pelle degli acini facendoli spaccare e marcire. Per poterlo dare occorre infilare lo stretto passaggio del momento opportuno: calma di vento, temperatura superiore ai 25 gradi , preferibilmente al pomeriggio evitando le ore più calde per non ustionare gli acini ancora verdi. La nuvola rimane sospesa sui filari, lo zolfo sublima e si trasforma in un gas letale per il fungo. E fastidioso anche per gli occhi di chi lo patisce: si può andare avanti a lacrimare anche tutta la notte.
IVAN GALLO
AZIENDA GALLO
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Nelle vigne che sono impraticabili, i trattamenti vengono fatti come lo sono stati per molto tempo, quando i trattori non esistevano ancora: pompe a spalla o gomme da tirare collegate ad un serbatoio ad inizio filare con il motore del trattore che garantisce la pressione. E' un lavoro faticoso per il peso della gomma e la pressione interna che la fa attorcigliare su se stessa e rende necessaria la presenza di qualcuno che la faccia filare. Per usare la gomma bisogna che l'erba sia sempre tagliata se no tornare indietro significa tirarsi appresso un intero filare di vegetazione e bisogna avere davvero una dedizione speciale verso la propria vigna per non demordere..
FRANCESCO BOSCHIS
AZIENDA BOSCHIS
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Dalla fine dell'ottocento sono apparse in Europa, arrivate dall'america, le malattie fungine che prima non esistevano. Scoprire che rame e zolfo prevenivano le malattie non è stato immediato e sono trascorsi molti anni ancora prima che ci fossero i trattori a permettere di eseguire più rapidamente e uniformemente i trattamenti. Per molto tempo la pompa a spalla era l'unico strumento. Si preparava la soluzione di rame e zolfo in una 'butala' vicino al pozzo e poi si partiva a pompare, magari per due o tre giorni di seguito. Cantando per dare il ritmo.